venerdì 29 ottobre 2010

Il ragazzo con gli occhi blu, Joanne Harris





«C'era una volta una vedova con tre figli che si chiamavano Nero, Marrone e Blu. Nero era il maggiore, lunatico e aggressivo. Marrone era il figlio di mezzo, timido e ottuso. Ma Blu era il beniamino di  sua madre. Ed era un assassino

Blu non è più un bambino cattivo
Ora è un uomo di quarant'anni
Vive ancora insieme alla madre in un paese dello Yorkshire dove conduce una vita apparentemente normale. Un’esistenza ordinaria, molto diversa da quella che l’uomo conduce nel mondo virtuale. Sul web Blu ha fondato un blog dedicato a tutte le persone cattive in cui dà sfogo ai suoi desideri più nascosti, confessa ossessioni  omicide, racconta la sua infanzia. Pensieri oscuri si agitano nella sua mente di bambino.
Un bambino incompreso, dotato di una sensibilità straordinaria, e ossessionato da  una terribile fantasia, quella di uccidere sua madre.
Ma cosa è vero e cosa non lo è?
Qual è il confine tra realtà e mondo virtuale?
Forse l’inquietante Albertine lo sa. O forse no. Una cosa è certa: Blu non è quello che sembra. Di lui Albertine dice: loquace, affascinante, manipolatore.
Ma allora chi è veramente?
Non resta che scavare nel vero passato di Blu, un passato oscuro, un passato di rivalità e menzogne, segnato dalla presenza di Emily, bambina prodigio dotata di un dono unico e misterioso, quello di ascoltare i colori dell musica… 

Un romanzo avvincente, disturbante, sorprendente, capace di esplorare le nostre pulsioni più nere, che racconta una storia  densa di colpi di scena, ambientata nell’inafferrabile e labirintico mondo del web. Dopo pochi giorni dall’uscita, Il ragazzo con gli occhi blu ha scalato le classifiche inglesi, piazzandosi nella top ten dei libri più venduti, conquistando ancora più lettori e recensioni entusiaste di quante non ne aveva affascinati con i precedenti.

I miei amici,

 Mendiants&Magie

 Diario di pensieri persi

L'Ora del libro

Pegasus descending

Latelanera

Corpifreddi

Thriller Magazine




lunedì 25 ottobre 2010

La verità è che non importa a nessuno

La verità è che non importa a nessuno.
Poche sono le morti che ci abbattono.
Fatta eccezione per le morti all'interno della nostra tribù, la maggior parte di noi non prova nulla se non indifferenza per la morte di un estraneo.
Gli adolescenti accoltellati per i soldi della droga, i pensionati morti congelati in casa, le vittime della fame, della guerra, delle malattie: così tanti di noi fingono di curarsene, perché la cura è quanto si aspettano gli altri, anche se in segreto ci domandiamo il motivo di tutto questo chiasso.
Certi casi ci colpiscono in modo più profondo. La morte di un bambino fotogenico, a volte la morte di un personaggio famoso. Ma il fatto è che probabilmente la maggior parte di noi prova più dolore per la morte di un cane o del personaggio di una soap piuttosto che per quella dei nostri amici o dei vicini di casa.

Umore:  pensieroso
Playlist: R.E.M., Everybody hurts

mercoledì 20 ottobre 2010

Un altro incidente

Il dottor Peacock è morto.

Il dottor Peacock quando ero piccolo, mi ha insegnato un nuovo modo di guardare le cose.
Mi ha insegnato a fidarmi della mia percezione. Io sentivo (o sento ancora?) gli odori delle parole.

Mi ha abbandonato, coinvolto in un altro, insolito incidente.
Inizio a non fidarmi più di nessuno.











venerdì 15 ottobre 2010

Pensate di conoscermi, vero?

Umore: irritato, irritabile
Playlist: The funeral, Band of horses

Pensate di conoscermi, vero?
Come se si potesse formulare un giudizio in base a come bevo il caffè, o se indosso il pigiama o no per andare a letto. In realtà, bevo tè e dormo nudo.
Questo ha cambiato l'impressione che avete di me?
Avrebbe fatto differenza se vi avessi detto che non piango mai?
Che la mia infanzia è stata brutta?
Che ho paura della violenza fisica, che soffro di emicranie, che odio me stesso?

Alcune o tutte queste cose potrebbero essere vere. Tutte o nessuna di quelle sopra.

La ragazza col cappotto rosso conosce parte della verità. Ma qui commenta di rado.

mercoledì 13 ottobre 2010

Dev'essere successo qualcosa a mio fratello




La polizia, il campanello, le voci, l'urlo.

«Oh B.B, una cosa tremendissima
«Mio fratello?», ho domandato.
«Temo di si.»
Sapevo di essere sottoposto a un esame minuzioso, non potevo permettermi di sbagliare. Ma avevo un auricolare dell'iPod nell'orecchio. Per fortuna.
La musica rende le cose più facili, riduce le reazioni emotive inopportune e mi consente di comportarmi, se non in maniera del tutto normale almeno come gli altri si aspettano da me.

lunedì 11 ottobre 2010

Io ti vedo anche se tu non guardi dalla mia parte

Umore: amoroso
Playlist: Green Day, Letterbomb

Pensate che un killer non possa innamorarsi? La conosce da sempre eppure lei non l'ha mai visto davvero, nemmeno una volta.
Per quanto riguarda la donna di cui è innamorato, lui avrebbe potuto essere invisibile.
Ma lui la vede: i capelli, la bocca, il faccino pallido, con le sopracciglia scure e dritte, il cappotto rosso vivace nella foschia del mattino.

Il blu e il rosso, due colori primari...
Scorge in lei il pericolo ma forse è il pericolo ciò che ama. 










lunedì 4 ottobre 2010

Perché il blu?

Perché il blu è creativo, malinconico. Il blu è la musica dell'anima. E il blu è il colore del nostro clan che abbraccia ogni tonalità di scelleratezza, tutti i gusti del desiderio profano.